Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 3 settembre 2013

Giovedì 5 settembre riprendono le Sante Messe a Santa Caterina



Giovedì 5 settembre riprende dopo la pausa estiva la Santa Messa settimanale

Cappella di Santa Caterina da Siena
Via Urbana 85, Roma - alle ore 18,30

la Cappella apre alle ore 17:30 alle ore 18:00 Santo Rosario ore 18:30 Santa Messa

Venerdì 6 settembre primo venerdì del mese Santo Rosario ore 18:00 Santa Messa ore 18:30

I sacerdoti sono a disposizione dei fedeli dalle 17:30

13 commenti:

Anonimo ha detto...

La cappella è a pochi metri dalla fermata Cavour della MetroB

Anonimo ha detto...

http://rorate-caeli.blogspot.com/2013/08/card-koch-sspx-decision-on-consecrating.html

Anonimo ha detto...

Conoscevo, Anonimo, la notizia di Rorate, che riprende un'intervista del cardinal Koch ad un giornale austriaco.
Dichiara che sarebbe imminente la consacrazione di nuovi vescovi nella FSSPX.
Poiché la notizia è inattendibile, per esplicita dichiarazione di Mons. Fellay. ho ritenuto non fosse il caso di darvi peso, ritenendola la solita stortura frutto di illazioni che denotano malevolenza.

Giuseppe ha detto...

http://rorate-caeli.blogspot.com/2013/08/card-koch-sspx-decision-on-consecrating.html
SAREBBE ORA!
Finalmente un giorno di gioia, dopo anni di prese in giro.
l'operazione "Sopravvivinza della TRADIZIONE", oggi è ancora più necessaria di 25 anni fa.
Una nuova eventale "scomunica", oggi sarebbe ancora più una grazia, se fosse vera la quarta parte delle presunte iniziative che sono Attribuite ai vertici vaticani di oggi. Se davvero ci si vuole spogliare di candelabri e simili, invito chiunque può ha fare un pensiero per, a costo di sacrifici, non farli cadere in mani sbagliate e restiturli agli scopi di culto, per i quali furono donati da nostri avi.

Luisa ha detto...

Koch, ha perso un`altra buona occasione per tacere.

RIC ha detto...

L’intervento di Vighi ieri sera mi ha portato a buttar giù alcune considerazioni sul SP che volevo sottoporti..

1. le conseguenze del SP sono state positive o negative? Positive certamente: perché ha confermato che la Messa di Sempre non è stata mai abrogata, perché ha consentito un accresciuto numero di celebrazioni, perché ha riportato “alla luce” la discussione sulla liturgia che sembrava caduta nel dimenticatoio. Ma ha avuto anche conseguenze negative ed in particolare ha riscatenato l’odio e gli atteggiamenti iconoclastici che avevano caratterizzato la fase post conciliare: non essendo neppure rispettato da coloro i quali (vescovi e parroci) avrebbero dovuto applicarlo o addirittura divenendo motivo di lotte interne senza esclusione di colpi (vedasi quanto è successo con i poveri FI)

2. il SP è stato un successo? In parte. Ha ridato finalmente cittadinanza (almeno sulla carta) alla Messa di Sempre, ma è anche vero che non ha trovato un autentico riscontro da parte dei fedeli. Viaggio molto per lavoro e quando mi capita di essere fuori Roma tramite Internet riesco ad individuare le eventuali chiese ove si celebra il VO. Ebbene la scena è sempre la medesima: un numero limitato di fedeli (e questa non è una novità: se succede con il NO ormai diffuso da 50 anni figuriamoci con un rito del tutto nuovo per almeno un paio di generazioni che non lo avevano mai frequentato). Fra di essi per fortuna non pochi giovani e giovani famiglie. Un buon risultato ma certo non quello che si sperava.

3. Perché succede ciò? Certamente per l’ostruzionismo delle gerarchie ma anche e soprattutto dei parroci, intrisi di conciliarismo e contrari non tanto (credo) al VO in sé, quanto piuttosto perché a ciò che esso comporta: disciplina, rigore, maggior attenzione per gli aspetti spirituali rispetto a quelli mondani.

4. C’è poi un altro aspetto del quale, piaccia o meno, dobbiamo prendere atto. 50 anni non sono passati invano. Il NO ha attecchito fra i (pochi) credenti rimasti. Per la maggior parte di essi quello è il rito, quello è il modo di pregare (il come è un altro discorso, che neppure si pongono essendo stati educati in questo clima). A volte alcuni turisti di passaggio capitano nelle chiese romane ove si celebra il VO: restano per qualche istante in silenzio stupiti, poi ammirati, poi annoiati ed escono commentando non negativamente, ma come se avessero appena visitato un museo o gli scavi di Pompei.

5. Ancora: perché le iperattive donne che – mentre i nostri parroci sono occupati nelle loro sempre più importanti attività sociali - mandano avanti molte chiese (mettono a posto il tavolino-altare e i paramenti sacri, leggono le letture durante la messa, distribuiscono la Comunione…) perché dovrebbero rinunciare ad un ruolo che – credono – hanno giustamente conquistato dopo il Concilio?

6. Ed infine cosa facciamo noi per promuovere il SP, l’antico Rito, l’unico vero Rito, la Messa di Sempre? Troppo spazio viene dato – come si scriveva nei giorni scorsi – alle nostre divisioni interne, spesso dando l’impressione (e riprendo l’immagine che avevo utilizzato in passato) di essere come i capponi manzoniani che si beccano fra di loro. E’ impensabile poter progredire se continuiamo su questa strada. La preghiera è certamente fondamentale. Ma come dice un vecchio detto popolare “aiutati che Dio ti aiuta”. Anche perché, fuori da ogni polemica ma con assoluta serenità, è di tutta evidenza che l’interesse che Papa Bergoglio ha per le questioni liturgiche è poco più di zero..

Anonimo ha detto...

Romano dice,

RIC, c'è un altro punto...

SP non ha cambiato l'ostilità di parte della gierarchia verso la tradizione, maggari, è più grande...

Noto che qualche giorno dopo il convegno di CEI nel 2011, ho avuto l'occasione di chiedere un ordinario in Italia di stabilire la celebrazione della Messa secondo le provisioni di SP.

Egli subito ha cominciato a tremere, come un epileptico...era incredibile! Ho chiesto perche avete tanto paura? Mi ha detto: tanti vescovi di altissimo grado hanno denunciato il nuovo documento da E. D. sulla Messa Tradizionale, dicendo che la vecchia messa in Latino sarebbe la distruzione dell'unitù delle diocesi italiani, e quindi devono opporla con tutte le forze...

Il stesso giorno, per confermarlo, I telefonato un altro vescovo italiano, ordinario, per sentire il suo parere, ed egli neanche voleva parlarne, tanto fu la sua paura...

Quindi...immaginate....

In altro punto: i progressivisti, anche se tolerano qualche sito per la Messa tradizionale, molto raramente tollerano un centro di formazione per le vocazioni or giovani che segue la fede tradizionale...

Il braccio di ferro sui Frati Francescani è proprio l'espressione eloquente della loro rabbia verso il passato: come communisti e socialisti, devono odiare il passato, perchè destruggere è il loro modus operandi, per avere un civiltà perversa dove nessuno ha una coscienza più cristiana...

Ho avuto speranza per questi vescovi per tutta la mia vita...ma per adesso, non ho più speranza per loro...confido in Gesù che fra poco Egli pulirà la sua Chiesa...perchè non vedo nessum'altro uscita ... loro sono troppi macchiati con peccato, hanno fatto un civiltà peccaminosa nella Chiesa, e non vogliono più il Vero Unico Solo Dio...vogliono soltanti le tenebre per nascondere le cose maligne che fanno...

Anonimo ha detto...

Quel che dice Romano è effettivamente molto (forse troppo) diffuso, ma voglio pensare non rispecchi tutta la realtà.
Certo, arrivati a questo punto, ci vorrebbe un aiuto straordinario del Signore!
Un nucleo 'sano' che si renda visibile nel quale proseguire un cammino che non rischi di diventare spurio...

Anonimo ha detto...

Concordo in pieno con RIC.
Sulle divisioni osservo che purtroppo il Summorum, se è stato un miracolo della Provvidenza, ha anche creato l'aberrazione - anche credo per effetto di manovre clericali - un popolo di silenziosi acritici (il cosiddetto "popoli summorum" per intenderci), al suono del mantra "in collaborazione con i vescovi", che di per sé dovrebbe essere scontata ma che in questo caso si traduce nell'assoluta accettazione dell'idolo concilio, senza poterne mettere in discussione neppure una virgola.
A cui va aggiunto il recente strano connubio Morselli-Augé all'insegna di un "ressourcement" che, nel senso inteso da loro, non promette niente di buono tranne, se non ho capito male, la conservazione dell'antico rito non imbastardito (Morselli).

... Chissà come riusciremo a far sentire la nostra voce che i soloni di turno cercano di delegittimare con ogni mezzo?

viandante ha detto...

Credo che il Summorum Pontificum sia stato una benedizione poiché ha definitivamente spiazzato chi denigrava la Messa di sempre ed il suo inestimabile valore.
Detto questo é chiaro che l'umore manifestato dai vescovi sia quel che é, rimane infatti scoperta l'altra ferita fondamentale per la quale essi non sono preparati: la regolarizzazione senza tanti preamboli della FSSPX che ne é la logica conseguenza!
Solo allora inizieranno a cambiare veramente le cose.

Riguardo invece le dichiarazioni del cardinal Koch, esse sono rivelatrici di quello che vuole essere l'atteggiamento di molti prelati in Vaticano e che già fu l'atteggiamento nei confronti di Mons. Lefebvre: aspettare sperando che l'età avanzata dei responsabili possa essere motivo per rimuovere lo stallo, accollando loro l'etichetta di scismatici. Di stato di necessità loro non ne vedono, anche se é come essere sul Titanic...

Anonimo ha detto...

È così, Viandante !

Marco Marchesini ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Marco Marchesini ha detto...

A Firenze nella Cappella di Santa Chiara delal FSSPX non c'era la S. Messa domenica 1 settembre.

Sapete se ora è ripresa? A Lucca c'è?